Luce e ombra che coesistono.

Mi è capitato di stare in entrambi, con una cognizione del tempo diversa dal tempo che puoi calcolare con un calendario. Perché all’ombra, anche poco tempo, sembra un’infinità e serve forza e coraggio per tornare alla luce, anche quando ci hai vissuto per gran parte della tua vita. E devi accettare che esistano entrambi. Ma in quel coesistere, per me ora ha vinto la luce.

E il lockdown e questo 2020 così strano, ne sono in piccola parte responsabili, insieme a un percorso personale, e non riesco a non essere grata per questo.

Paradossale vero? Perché a parte la preoccupazione per il virus, la salute dei cari e le normali preoccupazioni economiche lavorative… Cavolo quanto mi ha fatto bene! Sì può dire? Avendo la fortuna di non essere stata toccata nella salute mia e di chi amo, ma solo lavorativamente certo.
Un ritmo nuovo che non ho mai vissuto dopo l’università quando è stato contemporaneo il costruirsi un lavoro e gestire più vite parallele.

Un ritmo di risvegli sereni, colazioni lente e tempo. Come le estati da piccoli.

Tempo per lavorare certo, ma anche per pensare, ritrovare me stessa, tirare fuori i colori, i libri e fare liste di hobby e attività da provare, sempre rimandate.

Tempo per imparare e approfondire argomenti, per iscrivermi a un corso avanzato che prima non ne volevo sapere di nuove cose da imparare. Invece improvvisamente ne avevo voglia.

Tempo per pensare, capire, ascoltarsi.

Tempo per connettersi a se stessi, veramente.

Tempo per non fare niente. E la spinta è tornata. La spinta per sognare a occhi aperti, progettare, pensare al futuro, coccolarsi e trattarsi bene. Ma anche sul lavoro per reinventare servizi, strategie, studiare preventivi e creare nuovi prodotti.

Poi abbiamo ripreso a uscire e per un po’ è stato un limbo strano, con la novità dei primi giorni nel nuovo ufficio che all’inizio non mi convinceva del tutto e che ora amo e il lavoro che piano piano riprendeva.
E poi è arrivato a ritmi più normali e pensavo che la vita frenetica sarebbe tornata, ma ho ancora appiccicata addosso un po’ di quella leggerezza. E me la tengo stretta ❤️