Il mio lavoro

Sono  una libera professionista e nella vita di tutti i giorni lavoro con i video. Ma non solo.
Ho cominciato, insieme al mio compagno, quasi dieci anni fa, quando avevo 21 anni.
Da una passione comune abbiamo fatto nascere un mestiere, aprendo Partita Iva, iniziando a lavorare in proprio, facendoci conoscere, dividendoci prevalentemente fra Genova e Savona, dove ancora studiavamo.
Poi il primo studio, che ci ha accompagnati per 7 anni, le trasferte, le collaborazioni, nuovi clienti, nuove sfide e competenze.
Ora abbiamo un nuovo studio, a Genova, ma lavoriamo con clienti da tutto il mondo. Quando serve andiamo in trasferta (adoro le trasferte!), ma capita anche di lavorare in remoto con clienti di Milano, di Roma, ma anche americani, cinesi, etc. 

Non abbiamo mai smesso di studiare, fare ricerca e sperimentare. La collaborazione con l’Università ci ha permesso di sperimentare ed essere sempre aggiornati sulle ultime tecnologie.
Per scelta non abbiamo voluto settorializzarci, scegliendo di specializzarci in un’unica fase della lavorazione di questo mestiere e, per come stanno convergendo le cose, dopo anni la nostra convinzione si è rivelata esatta. Video, foto, modellazione, videogiochi, realtà virtuale.
E’ tutto un mondo che ha molti lati in comune e che potrebbero convergere in futuro.
Questo, insieme ai nostro studi, ci ha permesso di conoscere più mezzi di comunicazione, il che significa capire il messaggio che il cliente vuole comunicare e poter suggerire il miglior mezzo, ma soprattutto il linguaggio più adatto rispetto a quel mezzo.    

Quindi oggi si può dire che lavoro con la creatività, con le immagini, la fantasia, la tecnologia.
Amo la tecnologia. E’ un mestiere fatto di mille sfaccettature e devo ancora scoprirle tutte.
Un giorno sono un montatore, un giorno una fotografa, un giorno faccio i conti e le fatture, ma sono sempre il capo di me stessa e questo mi piace. Anche se, al contrario dell’immaginario comune, significa lavorare anche 15 ore al giorno e saltare svariati weekend di fila per far funzionare le cose.

Sì, perché iniziare mettendosi in proprio significa anche procedere per tentativi, sbagliare e imparare dai propri errori. Dieci anni fa non c’erano manuali di istruzioni su come fare questo lavoro, su quali attrezzature comprare, come trovare e comunicare coi clienti, come raccontarsi.

Abbiamo iniziato in un momento in cui i Social stavano giusto nascendo e la comunicazione era completamente diversa, riuscite a immaginarlo? Avevamo perfino problemi a lavorare perché se ci vedevano ci ritenevano “troppo giovani” (ho sempre dimostrato meno anni della mia età), ma se prima guardavano le nostre produzioni ci sceglievano subito. Ipocrisia.
Ho fatto l’intera laurea magistrale senza dirlo a nessuno perché per  alcuni clienti il fatto che studiassi ancora non era una cosa positiva, ma negativa, per loro non potevo essere abbastanza brava da lavorare se ancora stavo studiando. Non importava che avessi già una laurea triennale in comunicazione, un master di primo livello in nuove tecnologie. Quindi lavoravo, frequentavo le lezioni obbligatorie e studiavo la sera o nel poco tempo libero. 

E’ un mondo diverso oggi, che per fortuna sta cambiando, in cui si ha davvero modo di arrivare potenzialmente a chiunque, in cui viene spinta una comunicazione di sé sincera e costante.  

Formazione

Altrimenti detto “Una scusa per poter leggere, usare cancelleria e, finalmente, indossare quel cappello da laureata che ho sognato per anni guardando Rory in Una mamma per amica”

Collaborazioni, partecipazioni, progetti, etc.

Ho collaborato e collaboro a diversi progetti fra cui : 

Competenze

Mi occupo principalmente di produzione video, dalla pre-produzione alla post-produzione, passando per sceneggiatura, regia, riprese, editing e promozione web.